5 cose che non sapevi sul metodo Montessori

Sicuramente avrai sentito parlare del metodo Montessori: le osservazioni portate avanti dalla sua fondatrice hanno contribuito incisivamente sulla formazione infantile e sono sempre attuali, nonostante risalgano a circa un secolo fa.

Ecco 5 cose che (probabilmente) non sapevi

Temi che questa linea pedagogica non incoraggi lo sviluppo del tuo piccolo? Leggi le seguenti 5 buone ragioni per ricrederti.

1- Rivolto inizialmente a ragazzi con ritardi nello sviluppo cognitivo, il metodo Montessori permetteva di superare le difficoltà delle lezioni frontali: la sua efficacia fu tale da essere esteso a tutti i fanciulli.

2- Affidare tuo figlio ad una “casa dei bambini“, significa portarlo in un ambiente ordinato e preparato con cura, nel quale si sentirà a suo agio.

3- Le attività, scelte spontaneamente, hanno uno scopo diretto ed uno indiretto: il tuo piccolino sistemerà del materiale secondo criteri predefiniti e, nel frattempo, svilupperà le abilità per approcciare con la scrittura e la lettura.

4- Tutto favorisce l’autocorrezione, con blandi interventi dell’educatore e nel pieno rispetto del bambino: se sbaglierà, vedrà l’errore come un’opportunità, in sintonia con il motto “aiutami a fare da solo”.

5- I libri sono accessibili dalle biblioteche, non esistono cattedre, né voti o compiti per casa, né maestre che urlano.

Un’applicazione parentale del metodo Montessori

Per destare l’interesse del tuo pargoletto verso la lettura, richiama la sua attenzione con un racconto personalizzato: consulta il catalogo su Libellus e scegli tra le storie proposte.
Ancora non sa leggere? Non preoccuparti: la curiosità verso i simboli alfanumerici lo spingerà presto ad imparare!